30 giugno 2012

Hangesho di Ryosokuin

l'ingresso di Ryosokuin fondato circa 650 anni fa; ha i giardini curatissimi, qui c'è il giardino di ghiaia bianca ben rastrellata perché purifichi il nostro spirito.

il giardino principale; intorno al laghetto ci sono tanti Hangesho in fioritura. In fondo si vedono due case di tè,  anche questo giorno facevano la cerimonia del tè invitando i visitatori.


Hangesho; hanno le foglie bianche di un lato, per cui si chiamano "semi-truccato"

è bello vedere il giardino attraverso la finestra rotonda, il cerchio simboleggia la dottorina dello zen.
Mi sono proprio incantata alla vista del bellissimo giardino di Ryosokuin, che è un tempietto secondario di Kenninji, quindi si trova dentro questo famosissimo complesso buddhista dello zen. Sicuramente tutti turisti vengono o passano vicino a Kenninji perché si trova nel cuore del quartiere Gion, dove finisce Via Hanamikoji guarnita di lanterne rosse. Nonostante questa ubicazione, dentro Ryosokuin c'era un silenzio gradevole. Il tempietto non è molto conosciuto neanche tra kyotesi perché non è aperto sempre al pubblico, apre solo per occasione speciale come il corso dello zen, della cucina Shojin (vegetariana) o dello Yoga, ma adesso apre per un mese (dal 9 giugno al 8 luglio) per la fioritura di Hangesho, foneticamente significa "semi-truccata" perché hanno le foglie bianche solo di un lato. Ma si dice anche che questo nome deriva dall'omonimo periodo chiamato proprio "Hangesho", che inizia intorno al 11°giorno dal solstizio d'estate (il 2 luglio) e finisce al 7 luglio, secondo la vecchia usanza era un periodo post-trapianto del riso. Le piante hanno ottenuto questo nome perché fioriscono precisamente in questo periodo. Il nome scientifico è Saururus chinensis che è molto meno romantico perché etimologicamente Saururus vuole dire "coda di lucertola" dato che hanno la forma di infiorescenza come la coda di lucertola. Secondo me il nome più adatto è "semi-truccata" perché hanno veramente il colore molto pulito e immacolato il quale ci da una forte impressione di purezza. Questo giardino con il laghetto fù realizzato da Tikushin-Jochi (1678-1745), che era il 5° caposcuola di Yabunouchi, è una delle scuole più importanti della cerimonia del tè. Probabilmente la purezza e la raffinatezza del giardino sono dovute all'origine di questo architetto-maestro. Oltre questo giardino di Hangesho, ci sono gli altri giardini di ogni tipo come il giardino di ghiaia, il giardino Tuboniwa (piccolo giardino che si trova dentro casa) e il Karesansui (giardino secco), ma tutti sono ben curati e stupendi. Ho già diciso tornarci al più presto possibile probabilmente per la prova dello zen.
Thuboniwa chiamato "Akaitei"; la pietra più grande simboleggia il buddha.

ho incontrato un bel monaco (il figlio del priore), devo tornarci anche per rivederlo...

25 giugno 2012

Vola via il gru di Sadako al Pearl Harbor

il monumento famoso dedicato a Sadako, una ragazza che morì a 12 anni per leucemia.

intorno al monumento ci sono le cabine per ospitare gli origami che arrivano da tutto il mondo, ogni anno più di 10 milioni di gru!!!

il cenotafio principale dedicato a tutte le vittime. Il parco è stato progettato da Kenzo Tange, lui ha fissato la cupola come il punto di fuga.
 
la cupola della bomba atomica ; dal 1996 appartiene alla lista dei patrimoni dell'Umanità di UNESCO.


Hiroshima è conosciuta come una città dell'acqua, si trova sul delta del fiume Ota, che si ramifica in 6 corsi in città.

  Finalmente sono riuscita a tornare a Hiroshima dopo un'assenza di quasi due anni. Prima del disastro dell'anno scorso mi capitava spesso di portarci i clienti, così mi sentivo di essere responsabile di spiegare bene cosa è successo qui e tutto quello che mette in croce le vittime della bomba atomica. Poi dopo il disastro di Fukushima, non ho mai dimenticato di riferire a Hiroshima quando parlavo con i clienti. Nonostante che abbia subito un vero calvario, la gente di Hiroshima è sempre simpatica e calorosa con noi turisti, per questo mi piace molto questa città e mi mancava moltissimo.
  Qualche giorno fa ho letto un'articolo del giornale Asahi che diceva che un gru di Origami fatto da Sadako andrà al Arizona Memorial nel porto del Peal Harbor e sarà esposto in vetrina dove sono controllate perfettamente la temperatura e l'umidità per conservarlo per sempre. Sadako Sasaki subì la bomba a 1,6 km dall'epicentro quando aveva 2 anni e si ammalò di leucemia a 12 anni. Nonostante che sapesse bene della sua malattia, Sadako cercava di essere allegra e vigorosa per non preoccupare la sua famiglia e continuava a fare mille gru di origami sperando che questa antica credenza funzionasse (in Giappone si chiede la guarigione facendo mille gru di origami). Sadako fece circa 1,300 gru in totale prima della morte. Oggi si può vedere i suoi gru dentro il museo della pace di Hiroshima e questo gru che andrà in Hawaii è uno dei tre gru che sono stati tenuti dal suo fratello fino ad oggi.  Questa notizia mi ha colpito molto anche perché la persona che ha fatto da intermediario per realizzare questa iniziativa è stata il sig.Clifton Truman Daniel, il nipote del ex Presidente Truman che diede l'ordine di utilizzare la bomba atomica per il Giappone. Da dove è finita la guerra a dove è iniziata la guerra, sembra che sia una combinazione ironica ma pensandoci bene, sarebbe un'occasione unica per realizzare "la vera fine della guerra". Poi secondo un'altro articolo dell'altro ieri, il sig.Truman verrà per la prima volta in Giappone questo agosto per partecipare alla cerimonia commemorativa di Hiroshima e di Nagasaki.  Mi sono rimasta doppiamente impressionata. Vorrei che arrivi presto un giorno in cui sia le vittime della bomba atomica che le vittime del Pearl Harbor possano abbandonare odio e rabbia.

11 giugno 2012

Tauesai ~la festa di trapianto del riso~

il sacerdote purifica la risaia

tirano fuori dalla portantina sacra le piantine appena consacrate

gli agricoltori scendono nella risaia tenendo in mano le piantine

iniziano insieme il trapianto di riso. Una volta in Giappone i contadini trapiantavano il riso canticchiando per distogliersi dallo sforzo nel campo.

erano molto veroci!

"Otamai" la danza sacra esuguita all'occasione del trapianto.


Una volta sempre su questo blog ho riferito alla festa di raccolta di riso del Fushimi-inari. Questo anno finalmente ho riuscito ad assistere alla festa di trapianto del riso, che è ugualmente di fondamentale importanza per lo scintoismo. Tanti santuari scintoisti hanno la loro risaia sacra dove viene coltivato il riso da offrire agli dei. Quindi questa festa si svolge in tutto il Giappone in questo periodo, ma non solo nei santuari, anche dentro Palazzo Imperiale di Tokyo c'è una risaia dove l'Imperatore stesso semina, trapianta e raccoglie il riso mettendosi gli stivali di gomma. Questo riso raccolto da Sua Maestà sarà offerto ai diversi riti che si svolgono in casa imperiale perché pregare gli dei per il popolo e per il paese fa parte della Sua missione. La risaia sacra del Fushimi-inari si trova sempre ai piedi della collina Inari, ma ben nascosto in bosco sacro, stranamente faceva fresco anche se fuori si sentiva già caldo e umido. Ci sono arrivata circa venti minuti prima ma c'era già la folla di fotografi dilettanti. Verso le due di pomeriggio è arrivata la processione dei sacerdoti, delle danzatorici e degli agricoltori al palco che si trova a fianco della risaia sacra dove severamente vietato l'ingresso alle persone profane. Quindi questi agricoltori sono stati purificati al rito precendente prima che entrassero nella risaia. Poi prendono le piantine che sono state consacrate sempre al rito precedente, e scendono nella risaia. Simultaneamente i musicisti cominciano a suonare per accompagnare la canzone "Otamai-uta" (canto del trapianto di riso) e poi le quattro sacerdotesse-danzatorici vestite di costume dell'epoca Heian vengono lentamente in centro del palco e offrono la danza "Otamai" tenendo in mano un ventaglio. Mi sentivo di essere andata nel periodo medievale, nonostante che si sentisse incessantemente gli scatti dell'otturatore. Sono rimasta incantata alla scena piena di colore.


Visualizzazione ingrandita della mappa